venerdì 4 maggio 2012

La Torta del Peso di Camino


DE.CO DI CAMINO
 
Stabilire una data precisa della ricetta è impossibile, ma ragionare sulla sua provenienza ci porta a scoprire radici lontane, ma anche più che attuali, poiché è bene mai dimenticare che la nostra provenienza è figlia del mondo rurale, mondo da rispettare per il semplice motivo che è il risultato di secoli di piccole esperienze e conquiste quotidiane, prova ne è il fatto che allontanandoci da questo stile di vita si perdono alcuni valori fondamentali.
Il principio della nostra cucina è basato sul semplice dato che non si butta mai nulla (nel termine del possibile), cercando altresì di riutilizzare l’alimento nel modo migliore, magari creando combinazioni addirittura migliori della partenza.
Premesso ciò veniamo alla nostra torta cercando di seguire un percorso:
le piante di Mele sono sempre state molto diffuse sulle nostre colline, fanno parte integrante del paesaggio, in special modo erano e sono presenti nei vigneti, anche perché non richiedono cure particolari ed uniscono alla loro semplicità gusti e profumi molto invitanti e leggeri, come meglio riassunto nell’antico adagio “una mela al giorno toglie il medico di torno”.
Durante l’estate, e più precisamente nel mese di agosto, dalle piante di mele cadono i frutti più maturi che si raccolgono, si puliscono, e poi, si tagliano a metà o a spicchi a piacere e si mettono ad essiccare al sole su dei ripiani; “la stora” normalmente formata da un intreccio di canne facendo molta attenzione che siano ben arieggiate, successivamente è buona norma passarle in un forno o in una stufa per assicurarsi che abbiano perso tutta l’umidità.
Questo ultimo requisito è fondamentale per una conservazione ottimale, che si deve protrarre fino al periodo di Pasqua dell’anno successivo.
La tradizione ci tramanda così l’appuntamento di Pasqua con la Torta “ad ciapetti”, termine dialettale, di chiara derivazione contadina, una volta le occasioni di festa erano molto rare, e il periodo pasquale era una di queste, inoltre era un modo per consumare frutta dopo l’inverno incamerando nel contempo sostanze energetiche, preziose per la nuova stagione lavorativa, che in special modo fino a pochi anni fa era basata sul lavoro manuale.
Con il passare del tempo ci sono state delle evoluzioni, sempre seguendo la filosofia del “non si butta nulla” perché è un dono di Dio.
Le mele vengono a volte sostituite in altri periodi dell’anno con basi diverse, quali zucca, zucchina e castagne, mentre il resto degli ingredienti rimane simile.
E’ il trionfo dell’adattare le soluzioni culinarie alla stagionalità dei prodotti della nostra terra.
Una nota particolare è doverosa nel citare il restauro del nostro antico forno a legna, ubicato in frazione Cornale, con il quale la storia dei nostri vecchi ci riporta la tradizione della cottura del pane settimanale, ed inoltre nel periodo pasquale si cuoceva e tutt’ora è usanza cuocere la Torta di Mele di Camino.         


TORTA DEL PESO


DOSE PER 6 PERSONE




-                     1,5 kg di mele, 6 o 7 uova, 80 gr di zucchero

-                     la scorza di 1 limone

-                     1 cucchiaino di polvere di caffè

-                     1 cucchiaio di cacao amaro in polvere

-                     300 gr di amaretti e savoiardi macinati

-                     cannella in polvere q.b.

-                     1 bustina di vanillina,1 bicchiere misto di liquori dolci (es. amaretto,marsala,vaniglia)

-                     1 grattata di noce moscata, una manciata di pane grattugiato

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